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Giornata Mondiale della Pasta

Il 25 ottobre giunge alla sua ventiquattresima edizione il World Pasta Day

manifestazione curata da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation

che celebra il piatto simbolo della Dieta Mediterranea. 

Scopriamo insieme qualche curiosità:

QUANDO SI FESTEGGIA E PERCHÈ

La pasta viene celebrata dal 1998 con una giornata interamente dedicata alla promozione e divulgazione delle sue straordinarie caratteristiche. L'evento è organizzato da Unione Italiana Food e IPO - International Pasta Organization e viene festeggiato in tutto il mondo.


La pasta secca fu un'invenzione degli arabi, a cui serviva un prodotto in grado di rimanere integro durante le traversate nel deserto. Successivamente, questo tipo di lavorazione prese piede dapprima in Sicilia nel XII secolo per poi diffondersi maggiormente con il rafforzamento delle rotte commerciali nel Mediterraneo. 

Per quanto riguarda il termine “pasta” intesa come categoria merceologia, il primo testo in cui compare è a firma del viceré Giovanni d’Aragona, nel XVI secolo. 

PASTA FRESCA E PASTA SECCA

Per la pasta fresca si utilizza farina di grano tenero ed è il più delle volte impastata, cotta e consumata al momento. 

La pasta secca prevede l’impiego esclusivo di semola di grano duro e va fatta essiccare perché duri più a lungo nel tempo. 

Di forme e formati ne esistono a bizzeffe: paste quadrate, lunghe, arrotolate, a spirale o a conchiglia. 


In Italia si predilige corta e rigata, mentre i francesi la consumano corta e liscia e in Germania la vogliono fresca.  Insomma, due soli ingredienti di base, acqua e farina, ma un’infinità di combinazioni.

NAPOLI E PASTA: STORIA DI UN AMORE

La pasta ha legato il suo nome alla città di Napoli. Il successo della pasta in una città tanto sovraffollata e in cui le verdure (in particolare il cavolo) costituivano tradizionalmente l’alimento fondante della dieta della sua popolazione è probabilmente dovuto all’introduzione del torchio, che ha velocizzato la produzione garantendo un’alta disponibilità a prezzi contenuti. 


I numerosi pastifici della zona contribuirono a spingere la diffusione del prodotto. Il ‘500 e il ‘600 furono due secoli chiave per il boom della pasta secca, alimento estremamente versatile durante le carestie: si conserva a lungo, è economico e possiede un alto valore nutritivo. In zone in cui la presenza d’acqua era copiosa sorsero prima mulini e successivamente pastifici a conduzione familiare.


LA PASTA INTEGRALE

Una varietà di pasta molto apprezzata e in crescente utilizzo è la pasta integrale, che si ottiene da un impasto di semola integrale di grano duro e acqua. 


Ciò che la differenzia con la pasta tradizionale è che la semola integrale non viene sottoposta ai processi di raffinazione utilizzati per ottenere la farina bianca (tipo 00 e tipo 0). Questo fa sì che nella farina integrale siano presenti tutte le componenti del chicco: crusca, endosperma e germe, che contengono nutrienti importanti per l’organismo, al contrario della farina bianca che è composta in prevalenza da amidi. 

Proprio perché nella pasta integrale sono presenti tutte le componenti del chicco di grano, è un alimento ricco di sostanze nutritive, adatto per un’alimentazione sana e bilanciata.


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